Ero in viaggio, in cerca di qualcosa o qualcuno..
Ero su un carrello a rotaia, era tutto ovattato, sapevo bene che quello era il mondo giusto. Ho visto però una zona diversa; ricordo centinaia di piramidi di terra , stalattiti e formazioni a punta per erosione, a cielo aperto. Zone dove la terra era piu rossa ed altre dove era nocciola.
C’era una casa molto grande che dava su un grande lago o un mare. La vetrata della casa dava verso sud e verso est. La casa era luminosissima, ed era un monolocale stranamente disposto in maniera centrale, cioè gli ancoli e i lati liberi da ogni cosa e in centro vi erano dei separè bianchi che dividevano le varie zone.
La spiaggia di sabbia era color caffè, ma tendente al grigio, con qualche roccia a lato. L’acqua era scura, direi grigia però tendente al rossiccio.
Tu eri sulla spiaggia che guardavi l’orizzonte. Non mi hai visto, non potevi sentirmi mentre ti chiamavo dall’interno delle vetrate della casa. Il tuo viso era invecchiato, ma anche rilassato, stavi aspettando qualcosa o qualcuno. Tua figlia non c’era, forse da molto tempo.
Forse eri stanca di aspettare.
Sono uscito dal retro della casa, e rigirandomi ho visto che non c’eri piu. In questo mondo non si formavano orme sulla spiaggia, quasi come i ricordi che avevo di te. Ma una cosa la ricordo bene; ricordo di averti cercato. Tutto quello che rimaneva era un piccolo porticciolo, abbandonato.
Eri tu? Misteriosa sognatrice invecchiata nel corso degli anni? La tua saggezza non mi aveva fatto capire che in quel mondo si invecchiava così velocemente. Per quanto hai vissuto in questa Era aspettandomi? Dimmelo ti prego. Il legno cigolava e l’acqua sbatteva su quello che rimaneva.
Sapevo che c’era un segreto in tutto questo. Cosa mi sfugge?
Tutto quello che mi rimaneva erano nude grotte, dove poter aspettare la morte e rivivere in un’altra Era una seconda volta, assieme a te.
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