Un sentiero guidava i miei passi verso l’ignoto. Decisi di esplorare cosa aveva da offrire la mia mente, la mia fantasia. Un modo diverso di esprimere l’arte e i concetti.
Un’Era appositamente studiata per l’esplorazione e l’immaginazione, qualcosa di sempre diverso, sempre di me stesso. Mille mondi diversi tra loro e tutti nel mio mondo onirico.
Dimensioni e spazio – tempo, colore e geometrie, forze fisiche diverse, la varietà profuma di libertà.
A ognuno diedi un nome diverso, in base alle sue peculiari caratteristiche. Guardavo il cielo e immaginavo lune, osservavo la volta celeste e le cambiavo colore mentre contemplavo.
Si, mi piaceva l’idea del colore, l’idea di fare qualcosa di diverso di quello che avevo fatto dentro un’infinità di sogni. Mi piace l’idea di un EDEN extrasolare sempre diverso. D’altronde siamo fatti delle stesse sostanze delle stelle..e di stelle ce ne sono tante.
Fate anche voi l’uso del colore, della fantasia, della creazione e della trasformazione degli ambienti? Vi assicuro che è una gioia farlo. Io ho trovato la mia pace, una vita mai vissuta, qualcosa di inverosimile ma altrettanto vero e intenso. Uno scopo secondario che reca gioia e soddisfazione.
Un giorno, forse, darò a tutti questi mondi qualcosa che li accomuna, uno scopo e le Ere aumenteranno. Magari quel momento è già giunto, ma non è ancora stato scritto.
Forse quel momento è già arrivato, dopo un lungo periodo in cui mi sono dedicato ai segreti dei sogni, ma li svelerò un poco alla volta.. tra le righe…come piace a me.