Poison


Occhi taglienti come spade, secondi persi inutilmente, quasi a guardare la routine quotidiana di un mondo ormai lontano e disperso, non capito.

Ogni vita sembra lasciata a se stessa, tutto continua inesorabilmente, come un sassolino sulla spiaggia, restando li per sempre, ma non ne sono stupito.

Mi chiedi a volte come mai il mondo è così caotico e allo stesso tempo serenamente solitario.

Vorrei risponderti, ma non posso, sei li a tre metri da me, non riuscirei a parlarti con questo frastuono, cambierò orario.

Perdutamente colpito da scene che non esistono, non essenziali. Su questo motoscafo in cerca di mondi da esplorare si, capisco che i miei orizzonti non sono larghi abbastanza per capire, per comprendere.

Veleno che entra in circolo, già, quegli occhi fissi nel vuoto, che cercano di completare l’essenza della vita, la felicità, la libertà e che più guardo e più avvelenano le mie profondità, senza una parola da poter spendere.

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