Guerriero camminava nella notte, luna nuova nel cielo alta
Lo sguardo fisso davanti a se, ormai l’ora scoccata
Quel tempo non era suo, mai avrebbe creduto
Ferito da capo a piedi, abilmente si era destreggiato
La sua vittoria divenne sventura, sventura nera come la pece
Davanti a lui non c’era pianto, vittoria, lamento
Solo lui era vissuto, in quel ambiente oscuro
Guerriero ferito, compagno spento dal potere
Cuore spaccato in due, leale nel suo volere
Bel post, indicativo direi!
Ripartiamo dunque dall’amicizia!!!
Su Vongole & Merluzzi ci ci chiede invece se il “mito della psicoanalisi” può condurre all’individualismo!
Spero avrai modo e voglia di ricambiare la visita ;)
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/21/psicofornication/
"Mi piace""Mi piace"
Grazie! La psicoanalisi è una materia molto profonda e complicata, può condurre a qualcosa che piace ma anche a qualcosa che non piace.
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Paralisi notturne – intrappolati nei sogni « NebulaWa